CENTENARIO BREVET RANDONNEURS FRANÇAIS

L’11 settembre 2021 ricorre un centenario importante per noi randagi: sono passati esattamente 100 anni dalla prima randonnée ufficiale da 200 km.

Alle 05:20 della mattina dell’11 settembre 1921, 88 ciclisti partirono da Porte Maillot di Parigi per un viaggio in bicicletta di 200 km che li portò a Dreux, a Chartres e di nuovo a Parigi, passando, guarda caso, anche dal Castello di Rambouillet, sede logistica dell’ultima edizione della Parigi Brest Parigi.

I partecipanti dovevano seguire un percorso prestabilito, ma solo 77 di loro tornarono a Parigi entro il termine massimo previsto di 16 ore. Fu il primo brevetto randonnée francese ufficiale.
Da allora, l’avventura dei randonneur è cresciuta e si è diffusa in tutto il mondo.

Il Brevet Randonneur Français si è evoluto e nel 1976 è diventato Brevet Randonneur Européen per poi trasformarsi in Brevet des Randonneurs Mondiaux nel 1983. Ora i BRM possono circolare in più di 60 paesi, dalle pianure del Bangladesh alle Ande cilene e dai giacimenti di gas naturale dell’Uzbekistan alle piantagioni di tè in Sri Lanka. Questo centenario viene celebrato in tutti i paesi in cui l’Audax Club Parisen e BRM hanno un rappresentante riconosciuto e l’Italia non fa eccezione. 

Durante il Raduno della Nazionale di San Gimignano dell’11 luglio, infatti, Ari ha deciso di festeggiare questo evento consegnando la medaglia coniata da ACP e un diploma di riconoscimento a tutte le persone che hanno contribuito alla storia della nostra associazione. Sono stati premiati i soci fondatori di Ari e Lorenzo Borelli ha letto un messaggio di Fermo Rigamonti, che non è riuscito ad essere presente alla riunione.

E’ stata data la medaglia ai Capitani della Nazionale e, allo stesso modo, Cecilio Testa ci ha fatto pervenire un messaggio scritto per celebrare questo evento. Sono poi stati chiamati sul palco tutti i passati vincitori dei Campionati Italiani, a sottolineare che anche loro hanno contribuito a scrivere un pezzo della nostra avventura.

Alcuni paesi hanno scelto di festeggiare la ricorrenza con una randonnée, altri con celebrazioni diverse. Poco importa la modalità: l’importante è avere cultura e memoria di quegli episodi che hanno contribuito a generare il nostro sport.

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